domenica 12 febbraio 2012

Bianco

Neve.
Negli ultimi giorni la neve ha imbiancato mezza Italia.
Ho sempre trovato incredibile la dualità della neve. Da una parte è una cosa bellissima, il suo manto bianco che ricopre ogni cosa riesce a rendere poetico e d'atmosfera qualunque cosa su cui si posi, dagli alberi ai grattacieli milanesi.
Il rovescio della medaglia sono però gli inevitabili disagi che una grande nevicata porta con sè.

Un solo avvenimento contiene in sè tutto il bene e tutto il male possibile. Non è solo questo, tale possibilità è in nuce in ogni cosa, ma la neve riesce a concretizzarle entrambe contemporaneamente.

E il bianco, allora, domina sui giardini bene e sul campo nomadi, sui tetti e sulle scuole, sul mondo e nell'animo.
Perchè a un certo punto è facile vedere il bianco dentro di sè. Quella distesa di infinito nulla, candido, dolce, cullante... ma terribile.nella sua indeterminatezza, nella sua pienezza di possibilità che altro non è che vuotezza.
Sono momenti strani, in cui ci si può avvilire, in cui tutto quel bianco pare insostenibile... si ha paura della quantità di cose da fare, che si prospettano... si ha la tentazione di mollare tutto, pur sapendo che non è possibile, pur odiandosi per essersi arresi così biecamente.
La tentazione c'è, c'è sempre: preferire la tranquillità del proprio relax all'impegno quotidiano è lecito, l'essere ossessionati dal contrasto delle due situazioni è quasi patologico, è un distacco dalla realtà che non tiene conto del momento attuale e della logica.
E non c'entra nemmeno con discorsi pseudo-capitalistici o di chi si è arreso al sistema, non siamo da quelle parti: siamo nella zona dell'anima che si sente sopraffatta da un tran tran quotidiano che a volte sente stringersi attorno alla gola, pur nella consapevolezza che ci sono giorni in cui ci si crogiola piacevolmente in questo mare magnum di impegni e sfide.

Ma il bianco è difficile da comprendere e gestire. Il bianco è molteplice, e singolo; è immenso e minuscolo. Non ti lascia in pace, e anche se per un certo periodo lo fa stai pur certo che avverrà qualcosa che rimetterà in discussione tutto.
La sfida è riempire il bianco con quel tutto.
Non subire il tutto che riempie il bianco, ma arricchirsi tramite quel calderone di attività, facce, malinconia e smog.
Colorare il bianco della propria vita coi colori dell'impegno positivo e dello spazio per i propri hobby.
Sii lo spazio bianco tra le vignette della tua vita a fumetti, e fai accadere quello che il lettore non vedrà mai e potrà solo immaginare.

2 commenti:

  1. Ho preso in prestito questa tua foto ma l'ho linkata direttamente a questa pagina. Se non sei daccordo basta che me lo dici e io tolgo tutto.
    Bianco...

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  2. Ciao Sandra, e scusa il ritardo con cui ti rispondo.
    Per me non c'è nessunissimo problema nel fatto che tu usi quell'immagine, anche perché ad essere onesti non è più mia che tua... l'ho trovata tramite Google Immagini, a dire il vero. Non saresti nemmeno obbligata a linkarla al mio blog, ma ovviamente se decidi di tenere il collegamento perché è qui che l'hai trovata, a me fa solo piacere.
    Grazie, ciao!

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