sabato 26 gennaio 2013

And the end comes too soon. Like dreaming of angels


In vita mia ho imparato ad amare tante, tantissime canzoni.
Per la melodia, le parole, i concetti, l'atmosfera che queste mi portavano e suggerivano.
Una volta che le scoprivo in qualche modo, le facevo mie, le coltivavo, le ascoltavano più volte e in vari momenti.
Ma a memoria, mai mi era capitato di incoccare per caso in un pezzo di un gruppo di cui non avevo mai sentito parlare, di ascoltarlo, di innamorarmene follemente e di riascoltarlo in loop per due ore in uno svogliato venerdì sera.
E' successo ieri sera, appunto, con "Angels", canzone che apre l'album "Coexist" del gruppo The xx. L'album è uscito nella seconda metà del 2012.
E' una canzone che nemmeno afferisce direttamente allo stile che attualmente (ma neanche in passato, a dirla tutta) ascolto e fruisco con interesse. Un pezzo che procede per sottrazione, dove gli strumenti sono pochi, essenziali, assolutamente non invadenti ma con la funzione di fare da tappeto di lusso per la voce della cantante, e per le bellissime parole.
Non credo di aver mai incontrato una canzone che mi facesse venire voglia di innamorarmi, che mi facesse desiderare di amare una ragazza in modo così intenso, dolce e passionale allo stesso tempo, una ragazza a cui dedicare questa canzone, sia letteralmente che nella vita di tutti i giorni.
La voce della cantante e l'atmosfera si fondono per incantare l'ascoltatore, per avvinghiarlo nelle spire della poesia e della malinconia, e per fargli desiderare con tutto se stesso di abbracciare la propria metà del cielo, o perlomeno desiderare di incontrarla al più presto per stupirsi di come respiri facendolo sembrare facile.

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